Come funziona il pignoramento della casa quando il creditore è l’Agenzia delle Entrate? Quali sono le principali differenze con i creditori privati e di cosa dobbiamo tenere conto?
Buongiorno e benvenuto al nostro appuntamento del venerdì con il settore immobiliare! Anche oggi voglio proporti la lettura di un articolo che abbiamo da poco pubblicato sul blog di Case Italia e che per noi operatori o aspiranti tali può rivelarsi davvero utile.
L’Agenzia delle Entrate costituisce infatti una tipologia di creditore molto particolare, soprattutto per quanto riguarda il pignoramento immobiliare. Se da una parte è soggetta a limiti più stringenti rispetto ai creditori privati, dall’altra è anche vero che non consente di negoziare un saldo e stralcio, almeno non nel modo in cui noi siamo abituati a concepirlo.
Perché non si può negoziare un saldo e stralcio con il Fisco
Proprio così: stralciare un debito nei confronti dell’Agenzia delle Entrate è possibile unicamente avvalendosi delle procedure messe a disposizione dal Fisco stesso. Se aspiri a operare in questo settore, è importantissimo che tu lo sappia, onde evitare di dare false speranze alle persone che si rivolgeranno a te per risolvere il problema del debito.
La legge prevede delle particolari forme di stralcio delle cartelle, che si applicano però solo in presenza di condizioni particolari. Di questo abbiamo parlato nel dettaglio nell’articolo che avrai modo di leggere su Case Italia.
Non dimentichiamo poi che, nonostante i limiti al pignoramento della casa, il Fisco ha pur sempre la possibilità di pignorare altri beni di proprietà del debitore. Questo vale anche per il conto corrente e parte del suo stipendio nonostante, pure in questo caso, sia più limitata rispetto a un creditore privato.
Per concludere, il saldo e stralcio con rinuncia agli atti è e rimane la soluzione più efficace al problema del debito in caso di pignoramento immobiliare. Con l’Agenzia delle Entrate le cose si fanno però più complicate. Il Fisco non accetta infatti di negoziare caso per caso, perché ciò significherebbe di fatto applicare delle discriminazioni tra i contribuenti. Di conseguenza, in questo caso specifico ai debitori conviene innanzitutto verificare la possibilità di ottenere uno stralcio almeno parziale delle cartelle attraverso le procedure previste dalla legge.
L’argomento di oggi ti ha incuriosito e vorresti saperne di più? Allora leggi subito il post Hai un debito con l’Agenzia delle Entrate? Ecco quando può pignorarti la casa e migliora le tue competenze nel settore immobiliare!
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Mi raccomando, ti aspetto!
A presto.
Andrea Maurizio Gilardoni