Accade spesso che, quando una persona si ritrova con la casa pignorata e messa all’asta, i suoi parenti più stretti cerchino di fare qualcosa per aiutarla. Ma qual è il modo migliore di intervenire?
Buongiorno e ben tornato ancora una volta sul mio blog personale! Oggi è venerdì, il giorno del nostro appuntamento con il settore immobiliare. Come sempre, ti proporrò la lettura di uno dei post che abbiamo recentemente pubblicato sul blog di Case Italia, per darti modo di imparare sempre di più su questo mercato così interessante e ricco di opportunità.
Come avrai già capito, oggi voglio parlarti del problema del debito e delle case all’asta da una prospettiva un po’ diversa dal solito. Già, perché molte volte le persone che si rivolgono a noi di Case Italia non sono i debitori, ma i famigliari o gli amici più cari. Spesso anche loro vengono coinvolti nella situazione di difficoltà che sta vivendo l’esecutato. Vorrebbero aiutarlo, trovare il modo di farlo uscire dalla brutta realtà che sta vivendo.
Aiutare un parente che ha la casa all’asta: 3 errori da non fare
Se ci pensi, è una cosa più che giusta e naturale: quando qualcuno a cui teniamo si trova in difficoltà, cerchiamo in tutti i modi di dargli una mano. La cosa importante è farlo nel modo giusto!
Dico questo perché, molte volte, nell’intento di aiutare si rischia di peggiorare le cose senza volerlo. Proprio per questo, sul blog di Case Italia abbiamo deciso di pubblicare un post in cui abbiamo elencato e spiegato gli errori più comuni che vengono commessi quando si cerca di aiutare un parente o un amico con la casa pignorata o in procinto di esserlo.
A fondo pagina troverai il link all’intero articolo. Qui invece mi limiterò come sempre a riassumere i punti principali:
· Errore numero 1: prestare il denaro necessario a saldare gli arretrati del mutuo. Non solo si tratterebbe con tutta probabilità di una cifra significativa: non è neanche detto che in questo modo il problema si risolva. Se la situazione del parente in difficoltà non dovesse nel frattempo migliorare, presto o tardi si troverebbe con dei nuovi arretrati scoperti e la casa rischierebbe di finire nuovamente all’asta.
· Errore numero 2: fare da garante per permettere al debitore di ottenere un prestito. Oltre a non garantire la risoluzione del problema (sempre per lo stesso motivo spiegato sopra), il famigliare rischierebbe a sua volta di finire nei guai. Se, com’è probabile, il debitore non dovesse riuscire a rimborsare il prestito, la banca a quel punto si rifarebbe infatti sul garante e su tutti i suoi beni.
· Errore numero 3: ricompare la casa all’asta. Premesso che il debitore non può riacquistare la propria casa all’asta, nulla vieta la partecipazione di un parente o di un amico. Attenzione però: questo è possibile e a norma di legge solo fintanto che non appare chiaro che il parente o l’amico in questione stiano agendo per conto del debitore. Senza contare che dovrebbero sborsare una cifra significativa per acquistare un immobile di cui poi non potrebbero usufruire liberamente (se l’intenzione è quella di lasciare che il debitore continui ad abitarci).
Tutte queste situazioni possono portare al logoramento dei rapporti famigliari e di amicizia e, in base alla nostra esperienza, nella maggior parte dei casi non sono nemmeno risolutivi.
Se mi conosci, sai già come la penso: l’unica soluzione che può garantire l’azzeramento immediato del debito è il saldo e stralcio con rinuncia agli atti. La casa viene venduta, ma con il grande vantaggio di evitare le speculazioni delle aste e la certezza di uscire dal problema del debito, subito e una volta per tutte!
Bene, scommetto che non vedi l’ora di saperne di più sul tema di oggi! Leggi subito il post: Cosa fare se un parente ha la casa all’asta e migliora le tue competenze nel settore immobiliare!
Vuoi imparare a operare nel settore immobiliare in modo etico, dando una mano a chi si trova in difficoltà? Visita anche il sito www.guadagnareconlecase.it e scopri tutto sui miei prossimi corsi!
Mi raccomando, ti aspetto!
A presto.
Andrea Maurizio Gilardoni