Quali sono le eccezioni previste dalla nuova direttiva europea sulle case green? Chi non sarà tenuto ad adeguarsi alle nuove disposizioni in materia di efficienza energetica?
Buongiorno! Il week-end si avvicina e, come ogni venerdì, noi ci ritroviamo qui con il nostro appuntamento con il settore immobiliare. Se mi hai seguito nelle scorse settimane, sai che sto dedicando alcuni post a un tema molto attuale, oltre che di cruciale importanza. Sto parlando della nuova direttiva europea sulle case green che, se approvata in via definitiva nella sua versione attuale, porterà grandi cambiamenti per molti proprietari di immobili.
Se finora ti ho parlato dei principali contenuti della direttiva e dei rischi di svalutazione per tutti quegli immobili che non vi si adegueranno entro il termine previsto, oggi vorrei passare a un nuovo aspetto di questa tematica, che riguarda sostanzialmente le eccezioni previste.
Chi non deve adeguarsi alla direttiva europea sulle case green
Ricapitolando brevemente, la nuova direttiva sulle case green impone a tutte le categorie di immobili di raggiungere una determinata classe energetica entro un certo termine.
Il problema è che attualmente solo una minoranza degli edifici presenti sul territorio italiano soddisfa i criteri stabiliti dalla direttiva. Per tutti gli altri saranno necessari degli interventi di ristrutturazione nell’ottica di migliorarne l’efficienza energetica. Una prospettiva che sta generando non poche preoccupazioni tra i proprietari di case, che potrebbero ritrovarsi a dover mettere mano al portafoglio al fine di evitare una svalutazione del proprio immobile e anche delle eventuali sanzioni.
Come dicevamo, la direttiva prevede però alcune eccezioni, anche se in realtà non sono molte. Per la precisione, saranno esentati dall’adeguamento le abitazioni secondarie, gli edifici storici e di culto, le case singole di superficie inferiore ai 50 metri quadri.
Sempre tenendo conto che la versione attuale della direttiva non è ancora quella definitiva, per tutte le altre tipologie di immobili è previsto l’adeguamento ai nuovi parametri in materia di efficienza energetica.
In uno degli ultimi post pubblicati sul nostro blog di Case Italia abbiamo parlato in modo approfondito delle eccezioni ma anche delle conseguenze a cui rischiano di andare incontro i proprietari che non si adegueranno alla nuova direttiva. In questo senso, il problema principale è connesso alle possibili svalutazioni, che rischieranno di farsi sentire soprattutto nel momento in cui un immobile dovesse finire all’asta.
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