Quali sono le novità introdotte dalla riforma Cartabia nell’ambito delle esecuzioni immobiliari? Cos’è la vendita diretta e cosa cambia concretamente per il debitore?
Buongiorno e benvenuto al nostro appuntamento del venerdì con il settore immobiliare! Oggi voglio parlarti di un tema di attualità importantissimo se ti stai preparando a operare in questo mercato. La riforma Cartabia, che riguarda l’intero sistema della giustizia italiana, prevede infatti alcuni importanti cambiamenti anche sul piano delle esecuzioni immobiliari.
In particolare, a partire dal prossimo 30 giugno il debitore avrà la possibilità di vendere privatamente il proprio immobile anche dopo il pignoramento. In quali casi conviene optare per questa soluzione? Si tratta davvero di un antidoto efficace contro i meccanismi di svalutazione tipici delle aste?
A queste domande abbiamo cercato di rispondere nell’ultimo post pubblicato sul nostro blog di Case Italia (come sempre, ti lascio il link a fondo pagina).
I punti interrogativi sulla vendita diretta dell’immobile
Per come la vedo io, nonostante la riforma Cartabia miri effettivamente a trovare un’alternativa alle aste immobiliari per preservare il valore dell’immobile, presenta anche alcune falle che potrebbero disincentivarne l’applicazione concreta.
La principale contraddizione che ho trovato riguarda il fatto che al potenziale acquirente viene richiesto di offrire una cifra che sia pari o superiore al prezzo base d’asta determinato dal Tribunale. Se questo presupposto mira a evitare che l’immobile venga svalutato, c’è però da dire che, nelle aste immobiliari, ai partecipanti è consentito presentare un’offerta inferiore di un quarto rispetto al prezzo base. Va da sé che un potenziale compratore potrebbe trovare poco conveniente acquistare l’immobile tramite vendita diretta, quando potrebbe invece partecipare all’asta nella speranza di aggiudicarselo a un prezzo inferiore.
Leggendo l’articolo completo vedrai che ci sono anche altri punti interrogativi sulla vendita diretta. Questi mi portano a ritenere che, stando attualmente così le cose, il saldo e stralcio con rinuncia agli atti resti la soluzione migliore per tutte le parti coinvolte nella procedura: il debitore, che in questo modo può azzerare il debito una volta per tutte, e anche i creditori, che incassano subito la cifra pattuita senza dover attendere magari anche qualche anno prima di sapere se riceveranno qualcosa o meno.
Allora, ti interessa saperne di più sull’argomento di oggi? Leggi subito il post Riforma Cartabia: cos’è la vendita diretta nelle esecuzioni immobiliari e migliora le tue competenze nel settore immobiliare!
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